QUIRRA: E SE CI FOSSERO BUONE NOTIZIE?

di Gabriele Ainis

 

Martedì 10 luglio. La commissione per l’uranio impoverito ascolta in audizione la dottoressa Musumeci, dell’Istituto Superiore di Sanità: finalmente si comincia a sapere qualcosa in merito all’indagine epidemiologica riguardante le aree a rischio (presunto) attorno al poligono di Quirra. Per chi volesse leggere il resoconto stenografico, ecco il link (è meglio leggere con attenzione anche un dato interessante: la seduta inizia alle ore 20.05, termina alle ore 20.40, quindi parliamo di una breve nota informativa)

http://www.senato.it/Web/16Lavori.nsf/All/F0C24CEEA2F7D01DC1257A38004D7694

La dottoressa interviene specificando che riporta dati preliminari, discussi dalla commissione che coordina in data 25 giugno 2012. Quindi è un aggiornamento sullo stato dell’arte, nulla di definitivo, questo è bene sottolinearlo.

In sintesi (ma suggerisco di leggere con attenzione tutto il resoconto):

·      Lo studio è stato eseguito sulla base del protocollo approvato a febbraio che, a sua volta riprende il metodo adottato nello studio Sentieri(*), con l’aggiunta, come causa di mortalità, del tumore della tiroide. E’ stato preso in considerazione il periodo 2003-2009 […]

·      L’area di interesse è […] [quella] comprendente i comuni di Escalaplano, Perdasdefogu […] Villaputzu […] Armungia, Ballao, Tertenia, San Vito, Villasalto.

·      Per ogni analisi effettuata è stato utilizzato come valore di riferimento – comprendente quindi una popolazione non esposta – la mortalità nell’intera Regione per le medesime cause, genere e classi di età

In definitiva:

·      Considerando insieme gli otto comuni che sono compresi nella corona interna e in quella esterna, si può affermare che nel complesso dei generi, i valori di mortalità non presentano eccessi significativi se non per due cause, non tumorali: malattie dell’apparato digerente e, in particolare, per cirrosi. Vi sono invece deficit significativi per i tumori del colon-retto e della trachea, bronchi e polmoni; altri deficit significativi si osservano per il diabete, le demenze, le malattie dell’apparato genitourinario, in particolare per l’insufficienza renale acuta e cronica. Tra gli uomini solo il tumore del testicolo presenta un eccesso significativo di mortalità. Si osservano invece deficit significativi per la mortalità generale, per tutti i tumori e per le seguenti cause: tumori del colon-retto e della trachea, bronchi e polmone, diabete, malattie dell’apparato respiratorio ed in particolare croniche. Tra le donne presentano eccessi significativi tre patologie non tumorali: i disturbi circolatori dell’encefalo, le malattie dell’apparato digerente e in particolare la cirrosi. Si osservano invece deficit significativi per le malattie ischemiche del cuore, dell’apparato genitourinario e in particolare per insufficienza renale acuta e cronica.

Bene: il risultato (pur preliminare, sia chiaro e con le difficoltà segnalata dalla relatrice) ci dice che nei comuni attorno al poligono di Quirra le persone non mostrano un eccesso di mortalità significativamente differente dal resto della Sardegna: a Quirra, insomma, per quanto dicono i dati per ora presi in considerazione, si muore come nel resto dell’Isola, anzi, in generale (e per alcune patologie particolari, ad esempio i tumori), pare proprio che i nostri conterranei di laggiù stiano meglio!

C’è un’eccezione: le malattie dell’apparato digerente, con in testa la cirrosi! Su questo si potrebbero fare delle battute, ma sarebbero decisamente di cattivo gusto.

Attenzione:

·      Il dottor ONNIS si dichiara in primo luogo pienamente disponibile a fornire all’Istituto superiore di sanità i dati raccolti nell’ambito del progetto di caratterizzazione ambientale svolto dal Ministero della difesa per l’area di Salto di Quirra. Con riferimento al periodo preso in considerazione dal board coordinato dall’Istituto superiore di sanità, fa presente che nella percezione comune il picco delle patologie tumorali e della relativa mortalità si colloca tra il 2000 e il 2001, per cui sarebbe utile, a suo parere, estendere l’indagine al periodo 1998 – 2003

·      La dottoressa MUSMECI fa presente che […]si è concordato di effettuare uno studio retroattivo sugli ultimi venti anni, almeno dal 1990 in poi e, ove possibile, di utilizzare anche serie storiche precedenti a tale data. Concorda pertanto con le osservazioni del dottor Onnis e fa sapere che si vorrebbe effettuare anche uno studio di coorte specificamente dedicato ai pastori, e che, in relazione a tale progetto, sono state chieste informazioni sui soggetti residenti nei comuni dell’area del PISQ, a partire dal 1960

Il dottor Onnis segnala anche uno studio su 168 persone decedute per tumore svolto dalla procura e la dottoressa Musumeci dichiara che naturalmente ne terranno conto nel prosieguo dell’indagine.

In definitiva, questa volta non ci sono agnelli deformi e storielle, raccontate da Fiordalisi, di figli la cui mamma raccoglieva le radici sotto i carri armati: ci sono i numeri e i dati scientifici. Questi, per ora, e con tutte le cautele del caso, perché sono dati preliminari, dicono che attorno al poligono di Quirra (per le malattie esaminate e nelle condizioni descritte) si vive più a lungo rispetto al resto della Sardegna (salvo la cirrosi)!

 

È una buona notizi o no? Possiamo dire di sì?

Naturalmente, siccome non ci facciamo mancare nulla: cosa ci raccontano i mezzi di informazione? Forse che c’è una buona notizia, anche se parziale?

Come no! Ecco qua: Quirra, inchiesta sull’uranio: Sequestrato vitello deforme (Unione Sarda).

Francamente, di questo tipo di giornalismo, mi sarei davvero rotto le palle! Che cazzo li compriamo a fare questi giornali?

 

(*) Per i dettagli dello studio Sentieri, scaricare i documenti da questo link.

 

gabriele.ainis@virgilio.it

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10 risposte a QUIRRA: E SE CI FOSSERO BUONE NOTIZIE?

  1. Giampaolo Lai ha detto:

    E’ ormai evidente, tutti i dati e le analisi effettuate parlano in modo inequivocabile: a Quirra e dintorni nessuna traccia di contaminazione (superata qualche piccola soglia) e forse si vive meglio e più a lungo che nel resto dell’Isola. La gioiosa macchina da guerra ( mass media- procura) trova molto filo da torcere davanti ai risultati dell’IZS, all’audizione della Dott.ssa Musmeci e Prof. Trenta ed ancora non si è parlato della grande stranezza: la straordinaria longevità di Villagrande, Arzana e Perdasdefogu comuni che hanno ceduto gran parte di territorio al PISQ. Se vogliamo mettere in discussione i Poligoni, parliamo di territori sottratti ad altro sviluppo, parliamo di non ritorno economico, parliamo di ideali esprimiamo un’idea politica ma lasciamo da parte le cazzatte. Condivido la tua, putroppo il livello dei giornali giornalisti giornalai è questo.

  2. carolfra ha detto:

    Piano piano le cazzate stanno lasciando spazio alle cose concrete…

  3. Relatore ha detto:

    Ciao Gabriele Ainis.
    Inquietante vero? Ne abbiamo piene le tasche di questo giornalismo noi di quirra.net stiamo combattendo da anni sull’ignoranza diffusa sulla carta stampata! La gente si fida dei giornali e mette in dubbio le notizie troppe poche volte. Da questo ne esce un’opinione pubblica plagiata e presa per i fondelli! Grazie Gabriele, con il tuo modo colorito contribuisci a far chiarezza e a far aprire gli occhi a chi non sa di averli chiusi!

    La redazione di Quirra.net

  4. pisandra ha detto:

    E non dimentichiamoci quei poveri turisti milanesi rimasti stranamente ignoti che persero tutti i denti (!!!) dopo essersi immersi nella acque nei pressi di Capo San Lorenzo. Che fine hanno fatto? Girano in incognito con la dentiera? http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo.aspx?id=213359&paging=3

  5. Max ha detto:

    La battaglia contro il mondo dell’informazione faziosa e parziale , spesso scorretta ,è doverosa e necessaria per una società che ritiene di essere civile al pari livello delle altre nazioni .
    Purtroppo , nel nostro paese e sopratutto nella nostra regione, la qualità dell’ informazione mette in risalto il legame tra controllo dei media e controllo delle masse. Continua con il tuo lavoro costante e necessario .

  6. andrew ha detto:

    A proposito di cazzate: qualcuno ricorda il mistero della mucca morta? Un chiaro esempio di giornalismo investigativo di alto livello!http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/226393

  7. muras ha detto:

    Dopo aver sollecitato abbondantemente presso i media regionali, sull’audizione della Dott.ssa Loredana Musmeci, probabilmente qualche scorcio di riga, uscirà sabato sulla Nuova Sardegna.
    Ridicolo e assurdo che una volta tanto arriva una buona notizia, e parliamo di salute, gli organi di informazione regionali non riferiscono nulla. I dati resi pubblici, anche se parziali, hanno dimostratoche che a Escalaplano Perdasdefogu Villaputzu, si riscontra un deficit significativo
    (diminuzione significativa) di mortalità generale in entrambi i generi osservati sia separatamente che complessivamente, elaborazione dell’Istituto Superiore Sanità.
    Si preferiscono balle assurde tipo (Quirra shock-Quirra come Chernobyl- Turisti perdono i denti
    nel mare di Quirra- Agnelli polifemi e c..zi vari), alle notizie veritiere che portano un pò di
    tranquillità nella gente esausta di Quirra. Mi vien da pensare che i media regionali rincorrono il tutto
    per negare la verità, per alterare e masherare l’informazione, strumentalizzado la cronaca per
    un misero consenso e per asservire l’editore. Come dice qualcuno: “C’è un’oscurità pesante che copre il mondo quando si nega la verità, quando si camuffa e si manipola l’informazione,
    quando si strumentalizza la cronaca per suscitare il consenso e asservire la coscienza dei semplici.
    Nel nostro mondo, ricco di mezzi di comunicazione, si è quotidianamente di fronte a questo pericolo.”
    Allora vien facile pensare al monito del nostro Presidentei Ciampi ” giornalisti tenete la schiena dritta”, vien facile pensare alla deontologia del giornalista al dovere di cronaca e al dovere di verità quale obbligo inderogabile.

  8. gemel ha detto:

    Ad oggi nessuna notizia sui giornali e telegiornali sardi ,questo ci fa capire il livello dei giornalisti
    nella nostra Sardegna,scusate ho sbagliato termine volevo dire giornalai.

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