Il blogghino di Gabriele Ainis
Tempo di elezioni: i partiti si preparano alla tenzone.
In Sardegna, la destra fa ciò che ha sempre fatto: cerca la maniera di mettere le mani sui quattrini nel migliore dei modi. Ha in mano i mezzi d’informazione, come il maggiore quotidiano (anche l’unico) e la più importante emittente locale. Inoltre guida i ditini digitanti tastiere che riempiono i giornali on-line (salvo eccezioni infime che non fanno opinione) e propone candidati di immediata riconoscibilità nazionale. Come Sechi, ad esempio, giornalista simpatico come un’anguilla cosparsa di vaselina che ti guarda sempre dritto negli occhi. Farà il pieno di voti perché incarna perfettamente l’ideale particolarmente amato da chi abita a destra: protervia, machismo, furbizia, senza dimenticare l’ossequio al potente, pratica di chi vede il mondo in funzione della possibilità di sfruttarlo appoggiandosi a chi di dovere.
View original post 1.241 altre parole